All’ultimo bilancio, Eni ha decretato un dividendo per azione ordinaria al 2022 di 0,86€ in totale, divisi in due versamenti semestrali da 0,43€ l’uno. 

Probabilmente il recente interesse per il mercato del gas ed i titoli azionari associati hanno solleticato anche te e per guardare in casa ti sarai magari incuriosito sulla situazione di azioni e dividendi Eni.

Ciao, sono Alfredo. Trader professionista e proprietario del sito edilbroker.it. Se anche tu come tanti altri hai sentito parlare di azioni, dividendi, CFD e ti sei interessato a questo mondo, è tempo di smettere di dare retta ai tanti ciarlatani del web e iniziare a sentire i VERI professionisti del settore.

In questa rapida guida ti farò vedere la mia analisi sulle azioni e dividendi Eni per il 2022 e soprattutto perchè NON CONVIENE ABBOCCARE ALL’AMO quando ci si trova a discutere di questi argomenti. 

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Perché i dividendi Eni 2022 possono sembrarti una buona idea? Spoiler: non lo sono

Con un dividendo già annunciato al 2022 di 0,86€ per azione ed un dividend yield del 6,48%, ad un occhio inesperto quello di Eni potrebbe sembrare un vero affare, una buona rendita ad un prezzo ragionevole. Ed anche a detta di molti accalappiatori di click su internet quella di investire in Eni sembra l’occasione della vita, da prendere al volo. 

In verità, vedrai…

NON È ASSOLUTAMENTE COSÌ!

Ed esistono metodi nettamente migliori per trarre profitto dall’operato di Eni. Io, in modo particolare, consiglio di usare i CFD. Si tratta di particolari strumenti finanziari derivati basati sull’azione speculativa del titolo invece di essere legati al suo andamento reale.

Se proprio devo darti una mano a decidere da dove iniziare con i CFD, ti consiglio di usufruire degli strumenti a zero commissioni che puoi trovare su http://www.AvaTrade.com/cfd-zero-commissioni semplicemente perchè a mio avviso è quello migliore fra le migliaia di piattaforme esistenti.

Ma procediamo per passaggi ordinati e con calma.

Come mai le azioni ordinarie Eni fanno gola? Il trend dei dividendi Eni degli ultimi 10 anni

Chiunque voglia investire nel mercato azionario e nel trading, è chiaro, deve studiare e sapere di cosa parla. Questo però porta anche (piuttosto spesso in realtà) al risultato opposto

“Alfredo dimmi, tu che sei un trader professionista, ho visto i dividendi Eni degli ultimi 10 anni e sembra un buon trend. Dici che mi conviene?”
In questo periodo mi viene fatta praticamente solo questa domanda. E la mia risposta è sempre la stessa:
OCCHIO ALLA TRAPPOLA DELLO SPERANZOSO! 

Delle azioni Eni e di come comprare azioni Eni ho già scritto abbastanza e ti consiglio di recuperare quegli articoli. L’importante qui è renderti consapevole del grande pericolo che corre ogni aspirante azionista, ossia quello di bloccarsi sulle serie storiche e non guardare la realtà.

È questa la trappola dello speranzoso. Ed è quello che sta succedendo a tanti vedendo i dividendi Eni degli ultimi 10 anni

Analizziamo questa situazione nel dettaglio, vedendo per bene alcune cifre.

AnnoDividendo Annuale EniPrima TrancheSeconda TrancheVariazione % dei dividendi rispetto all’anno precedente
20220,86€0,43€0,43€+138,89%
20210,36€0,12€0,24€-58,14%
20200,86€0,43€0,43€+3.61
20190,83€0,42€0,41€+3.75%
20180,80€0,40€0,40€+0%
20170,80€0,40€0,40€+0%
20160,80€0,40€0,40€-28,57%
20151,12€0,56€0,56€+1,82%
20141,10€0,55€0,55€+1,85%
20131,08€0,54€0,54€/////

Insomma, non serve un genio per rendersi conto dell’andamento altalenante degli ultimi anni e del perchè in molti abbiano visto nei dividendi 2022 una manna dal cielo per il proprio portafogli. Ma non c’è nulla di speciale in tutto questo. 

Tolta la risalita dei dividendi tra il 2021 ed il 2022 dovuta alla pandemia (e ci mancava solo che non risalivano) la situazione dei dividendi di Eni resta sostanzialmente in stallo dal 2016 ad oggi, con variazioni minime ed anzi in netto calo rispetto agli anni prima

Dividendi su azioni ordinarie Eni o CFD? Cosa ti conviene VERAMENTE.

Ora, parlando francamente, forse un noioso pensionato attratto dalle lusinghe di qualche grande banca potrebbe credere che con i dividendi di Eni possa riuscire a tirarci su una seconda pensione, ignorando tanto l’esoso capitale iniziale richiesto e le varie trattenute che potrebbe richiedere la banca o la piattaforma che si occupa di mediare la transazione. 

Ben che gli vada, a conti fatti, potrebbe racimolarci forse qualche decina di euro o un centinaio scarso. 

Un ragionamento diverso va fatto invece per i CFD, strumenti di speculazione attiva che ti permettono di generare un profitto a seconda dell’andamento dell’azione stessa sul mercato. Ho già analizzato lo storico delle azioni Eni e le loro previsioni future, dunque per capirne di più ti invito a controllare anche là.

Reputo i CFD decisamente più profittevoli dei dividendi quando si parla di Eni: basta confrontare le due su scala annuale.

I dividendi Eni garantiscono nel 2022 uno dividend yield del 6,48%, una cifra tutto sommato adeguata per essere un investimento sicuro.
Ma è quando si passa ai CFD ed alla variazione di mercato di Eni nell’ultimo anno che si parla di occasioni vere. Nell’ultimo anno si è registrata infatti una variazione complessiva del 59% sul valore di mercato: pane per i denti di ogni trader competente, in grado di far fruttare questa variazione. 

Se anche tu sei interessato al mondo dei CFD, il consiglio migliore è di iniziare con http://www.AvaTrade.com/cfd-zero-commissioni, e sfruttare la posizione vantaggiosa degli strumenti di trading offerti anche partendo da un semplice conto base.

Decidere se puntare sui dividendi o sui CFD dipende, in fin dei conti, da te. Ma si tratta del grande scoglio a dividere il vero trader dalla persona che si accontenta attratto dalle promesse dei grandi istituti.