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Vuoi sapere quali sono le azioni sottovalutate per poterne fare manbassa?

D’altronde è una buona strategia quella di comprare dei titoli di borsa sottovalutati e guadagnare rivendendoli quando il loro valore aumenterà.

Certo, non è mai semplice capire quali sono i titoli sottovalutati, poiché dietro la sotto quotazione momentanea di un’azienda ci possono essere mille motivi.

E poi, chi lo dice che la sotto quotazione è davvero momentanea?

E se compri aspettandoti che il titolo cresca e invece continua a perdere terreno?

Brutta storia eh?

Fortunatamente c’è una buona notizia.

Infatti, se vuoi sapere come gestire il trading di azioni sottovalutate e quali sono i titoli più sottovalutati, sei proprio nel posto giusto.

Ma prima di iniziare ad elargire le mie conoscenze con la speranza che il tuo portafoglio cresca sempre più, lasciami presentare.

Sono Alfredo, trader professionista e proprietario del sito Edilbroker.it.

La mia vita è felicemente divisa tra trading e investimenti stimolanti, da un lato, e un’attività di divulgazione, dall’altro lato.

Perché lo faccio?

Semplice!

Perché in giro sul web c’è gente che per poca competenza – o poca buona fede – fa perdere un sacco di soldi alle persone come te.

E visto che non voglio che tu perda la fiducia nel mondo del trading e degli investimenti, ti do tanti consigli per evitare che ti freghino.

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Quindi non perdertela!

Ora che hai portato a casa il primo consiglio utile, andiamo avanti e scopriamo come investire in azioni sottovalutate e quali sono i titoli sottovalutati che vale la pena mettere in portafoglio.

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Cosa sono le azioni sottovalutate?

Iniziamo dalla definizione.

Le azioni o i titoli sottovalutati sono azioni che hanno un valore di mercato inferiore al loro valore intrinseco.

La sottovalutazione può essere dovuta a una serie di ragioni che vanno dal settore specifico, alla situazione socioeconomica o al rallentamento generale del mercato e tante altre ancora.

Ad esempio, l’azione della società A viene venduta sul mercato a un prezzo di 1000 euro, ma il suo valore intrinseco è stimato in 2000 euro. Pertanto, le azioni della società A sono valutate meno del loro potenziale.

Il processo di investimento in azioni sottovalutate è noto come value investing. È stato introdotto da Benjamin Graham e successivamente seguito dal suo allievo Warren Buffet.

Ma queste definizioni, per quanto importanti, non ti basteranno per comprare azioni e avere ottime performance.

Perché?

Semplicemente perché bisogna comprendere le ragioni che creano le azioni sottovalutate e capire anche la natura della sotto valutazione.

Non vorrai mica prendere in contropiede?

Da quali fattori dipende il valore intrinseco delle azioni?

Devi sapere che gli investitori utilizzano diverse variabili per determinare il valore intrinseco di un’azione.

Si tratta di una ricerca approfondita e dello studio di numerosi fattori quali la performance fiscale di una società nel corso degli anni, la generazione di ricavi negli ultimi tempi, i flussi di cassa, gli utili e tanti altri.

Ovviamente, la valutazione tiene conto anche del marchio di un’azienda, del suo modello di ricavi, del settore a cui l’azienda appartiene e del motivo per cui le sue azioni sono sottovalutate – attraverso le notizie, gli sviluppi del mercato relativi al settore dell’azienda.

Ora, sebbene queste siano le principali variabili che gli investitori devono prendere in considerazione quando intendono acquistare un titolo sottovalutato, qualsiasi dato conclusivo relativo a queste variabili viene supportato da altri importantissimi elementi quantitativi.

Vediamoli insieme:

Rapporto prezzo/utile (P/E)

Detto in english, price to earning ratio, è il rapporto tra il prezzo delle azioni di una società e i suoi guadagni derivanti dalla parte di capitale raccolta attraverso le azioni.

Questo indice consente agli investitori di determinare se un titolo è sottoperformante solo nelle circostanze attuali e sarà redditizio nel prossimo futuro.

Si tratta quindi di una metrica cruciale per il trading di titoli sottovalutati.

Ma facciamo un esempio per comprendere meglio.

Supponiamo che il prezzo unitario di ogni azione emessa dalla società A è quotato a 50 euro e il suo utile per azione è di 12 euro. Il rapporto P/E è quindi pari a 50/12 euro o 4,5 euro. Quindi, un investitore deve investire 4,5 euro/azione per ottenere un rendimento di 1 euro.

Più basso è il rapporto P/E, più alto è l’utile per azione. Mantenendo costante il prezzo dell’azione.

Pertanto, un rapporto P/E più elevato implica un prezzo dell’azione più alto, sempre a parità di valore del titolo.

Rapporto prezzo/valore contabile (P/B)

Un altro elemento fondamentale da conoscere e considerare è il rapporto tra il valore contabile di una società e il prezzo unitario delle azioni.

il valore contabile di una società è dato dal valore totale delle attività diviso il numero totale di azioni sul mercato

Il rapporto prezzo/valore contabile, fornisce una stima distintiva della situazione di una società e se possiede i mezzi per ottenere profitti in futuro.

Nel caso in cui il valore di mercato di tali azioni sia inferiore al valore contabile, si tratta di titoli sottovalutati, ad eccezione del caso in cui l’azienda sia alle prese con una crisi.

Flusso di cassa netto

È il flusso di cassa che rimane dopo aver sottratto tutti i flussi di cassa in uscita necessari.

Questi flussi di cassa comprendono tutte le spese, sia quelle operative sia le spese in conto capitale.

È un fattore determinante per stabilire se le azioni di una società sono sottovalutate o meno.

Infatti, se un’azienda possiede un flusso di cassa netto positivo, significa che ha la capacità finanziaria di investire in ricerca e sviluppo, di pagare i debiti esistenti, di lanciare nuovi prodotti, di distribuire dividendi tempestivi agli azionisti e così via.

Ovviamente, oltre a questi tre appena visti, esistono diversi altri fattori o metriche che analizzano il valore intrinseco di un’azione.

Altri fattori che fanno capire se un titolo è sottovalutato

Visto che non mi piace dare informazioni parziali, lasciamo i dati quantitativi e vediamo ora alcuni campi qualitativi in base ai quali si determina se il titolo di un’azienda è sottovalutato o meno.

Tra questi vale la pena citare:

  • l’andamento storico degli utili della società;
  • il fatto che l’azienda non sia mai stata coinvolta in nessuna truffa finanziaria o scenari poco chiari;
  • i prodotti o servizi offerti da una società e se questi hanno il potenziale di generare e sostenere profitti futuri e duraturi;
  • il rating del credito aziendale, che ci dice quanta fiducia possiamo riporre nella capacità dell’azienda di onorare i debiti;
  • i profitti o le perdite generati dalla società nei precedenti periodi di recessione.

Tanta roba, lo so.

Ma chi vuole investire in borsa deve per forza analizzare tutti questi campi e altri fattori e parametri correlati per determinare se il titolo è sottovalutato oppure no.

Dovresti investire in azioni sottovalutate?

Facciamo una premessa per rispondere a questa domanda:

Le azioni sottovalutate hanno un notevole potenziale di rendimento se gli investitori sono in grado di calcolare e analizzare correttamente le diverse variabili legate a questi titoli.

E, come puoi immaginare, l’analisi delle società e delle loro azioni per determinare se il potenziale di guadagno di ciascuna azienda sia promettente per il futuro richiede una notevole conoscenza tecnica.

Per questo motivo, insisto sul fatto che noi trader e investitori dobbiamo puntare sulla nostra formazione e non sentirci mai arrivati.

Anche se sei un trader wannabe devi acquisire sempre più conoscenze tecniche, per non farti abbindolare dalle tante cazzate che si leggono in giro.

Quindi, il mio consiglio resta sempre lo stesso: consulta Edilbroker ogni volta che vuoi perché scrivo per te tantissime guide utili.

Ma non solo, oggi voglio farti conoscere un’altra chicca.

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Tornando a noi, per sfruttare un titolo azionario sottovalutato, gli investitori attendono che le condizioni di mercato rendano il prezzo di un titolo inferiore al suo valore intrinseco.

Questi investitori seguono il principio secondo cui

se posso acquistare un’azione a un prezzo scontato, perché dovrei acquistarla al suo valore nominale (o superiore)?

Mi pare semplice come ragionamento, no?

Pro e contro del trading in azioni sottovalutate

I titoli sottovalutati, come del resto anche il trading online o altri tipi di investimento, presentano numerosi vantaggi ma anche qualche svantaggio.

Alcuni dei principali vantaggi di investire in azioni sottovalutate sono che:

  • quando il prezzo di un titolo sottovalutato torna al suo livello originale (o al suo valore intrinseco), si genera un profitto;
  • si può godere di buone opportunità investendo in società solide e promettenti, anche se momentaneamente attraversano un down;
  • si tratta di un investimento tutto sommato a basso rischio perché se l’azione è sottovalutata è difficile che il suo valore diminuisca ancora di più nel medio o lungo periodo. A patto che si siano fatte tutte le indagini viste sopra.

Ma non è tutto oro quello che luccica e anche investire nelle azioni più sottovalutate può avere degli svantaggi, come il fatto che:

  • non tutti gli investitori possono decidere di investire in tali titoli;
  • è un tipo di trading che richiede molto tempo;
  • gli investitori corrono il rischio di aver eseguito un’analisi imperfetta e quindi basano il proprio trading su informazioni errate.

Inoltre, per gli investitori che cercano guadagni a breve termine, tradare azioni sottovalutate potrebbe non rivelarsi fruttuoso, poiché i titoli sottovalutati hanno bisogno di tempo per mostrare il loro vero valore. Tuttavia, se sei un investitore paziente che ha fatto ricerche approfondite e crede nella solidità fondamentale dell’azienda, allora investire in azioni sottovalutate potrebbe essere un’esperienza gratificante.

Azioni americane sottovalutate, quali sono?

Come puoi immaginare, oltreoceano esistono numerose aziende sottovalutate e la scommessa degli investitori è proprio quella che questi titoli crescano per generare un meritato guadagno.

In America abbiamo lo Standard and Poor’s 500, il più importante indice azionario statunitense creato nel 1957 per seguire l’andamento di un paniere azionario con le 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione.

Ebbene, va detto che lo S&P 500 ha faticato nel 2022 a causa dell’incertezza macroeconomica.

Stessa sorte per il Nasdaq Composite, che ha come sottostante l’andamento di oltre 4 mila società quotate e tra queste anche molti titoli Nasdaq sottovalutati.

Il persistere di un’inflazione elevata, l’aumento dei tassi d’interesse e le preoccupazioni per una potenziale recessione degli Stati Uniti hanno fatto sì che la maggior parte dei titoli ad alto rischio sia ben lontana dai massimi del 2021.

Non solo, l’ampia debolezza del mercato ha fatto crollare anche i prezzi delle azioni di molti titoli azionari di alta qualità.

Fortunatamente per gli investitori, questa debolezza ha anche creato alcune interessanti opportunità di guadagno.

E tra le azioni americane sottovalutate, vale la pena citarne 7 secondo CFRA, una delle maggiori società indipendenti di ricerca sugli investimenti al mondo.

Eccole qua.

Exxon Mobil Corp. (XOM)

Exxon Mobil è la più grande società petrolifera integrata statunitense quotata in borsa.

Il settore del petrolio e del gas è stato uno dei pochi punti luminosi del mercato nel 2022. Le azioni di Exxon sono infatti salite del 76,1% quest’anno fino al 7 dicembre, registrando la migliore performance di qualsiasi altro titolo di questa lista.

Fortunatamente per gli investitori, l’aumento dei prezzi del petrolio ha anche incrementato gli utili di Exxon e il suo multiplo di guadagno a termine rimane a soli 9,7.

Il multiplo dei guadagni è una metrica del mercato azionario che misura quanto il mercato valuta un’azione. È conosciuto anche come rapporto prezzo/utili, o P/E, e viene raggiunto prendendo il prezzo del titolo e dividendolo per l’utile per azione della società sottostante in un determinato periodo di tempo.

Secondo alcuni analisti, Exxon continuerà a beneficiare dello sviluppo dei suoi principali asset e ha un obiettivo di prezzo di 127 dollari per.

Per questi motivi, il titolo XOM si colloca a pieno titolo nella lista delle azioni sottovalutate da comprare.

Bank of America Corp. (BAC)

Bank of America è una delle maggiori banche d’investimento e fornitori di servizi di gestione patrimoniale degli Stati Uniti.

Come è facilmente intuibile, l’aumento dei tassi d’interesse è di solito un’ottima notizia per i margini d’interesse netti delle banche, ma le azioni di Bank of America sono scese del 24,7% su base annua a causa delle preoccupazioni sulla crescita dei prestiti.

La crescita dei prestiti rimane infatti un jolly in un’economia traballante.

Tuttavia, Bank of America è la scelta migliore tra le banche statunitensi a grande capitalizzazione, e secondo gli analisti il suo portafoglio sensibile ai tassi di interesse è ben posizionato per un aumento dei tassi nel 2023.

L’obiettivo di prezzo è di 40 dollari per il titolo BAC.

Pfizer Inc. (PFE)

Pfizer è una delle maggiori aziende farmaceutiche globali.

Negli ultimi due anni, Pfizer ha ottenuto molti titoli e vendite grazie al suo vaccino COVID-19 e ai suoi richiami, sviluppati insieme al partner BioNTech SE (BNTX).

Secondo gli analisti americani, Pfizer rischia di perdere circa 17 miliardi di dollari di ricavi a causa della perdita dell’esclusività dei farmaci dal 2025 al 2030.

Tuttavia, si sostiene anche che l’azienda ha una forte lista con 19 farmaci che hanno il potenziale di generare ricavi per 20 miliardi di dollari entro la fine del decennio.

Quindi il suo rating è di lungo periodo e l’obiettivo di prezzo è di 62 dollari per il titolo PFE.

Merck & Co. Inc. (MRK)

Merck è un’altra delle aziende biofarmaceutiche leader a livello mondiale.

Nello scorso 2022 le azioni Merck hanno dimostrato la loro natura difensiva, guadagnando il 47,3% su base annua.

Secondo gli analisti, Merck ha fatto la scelta giusta scorporando Organon & Co. (OGN), la sua attività più vecchia e a crescita più lenta. A loro avviso, l’attività rimanente genera una crescita impressionante dei ricavi e si concentra maggiormente sui prodotti chiave.

A breve termine, si sostiene che il trattamento orale COVID-19 Molnupiravir di cui si parla negli States sarà un catalizzatore di crescita e che l’acquisizione di Acceleron Pharma da parte di Merck aumenterà la sua esposizione al mercato in forte crescita dei trattamenti per le malattie cardiovascolari.

Come per Pfizer, il rating è di lungo periodo e il suo obiettivo di prezzo è di 116 dollari.

Broadcom Inc. (AVGO)

Broadcom è un’azienda diversificata che sviluppa e fornisce dispositivi a semiconduttore a livello mondiale.

I titoli tecnologici sono stati duramente colpiti nel 2022, ma Broadcom non è il tipico titolo tecnologico a crescita elevata e a basso profitto.

Broadcom ha generato infatti un utile netto di oltre 3 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre dello scorso anno e paga un dividendo del 3,1%.

Inoltre, a maggio Broadcom ha annunciato l’acquisizione di VMware Inc. (VMW) per 61 miliardi di dollari.

Secondo l’analista Angelo Zino, l’accordo con VMware aggiunge ricavi software ad alta visibilità e ad alto margine e contribuisce a diversificare l’attività di Broadcom dal settore dei semiconduttori.

L’obiettivo di prezzo per il titolo AVGO è di 580 dollari.

Cisco Systems Inc. (CSCO)

Cisco Systems è specializzata in reti, sicurezza, collaborazione, cloud computing e altre tecnologie.

Secondo gli analisti americani, Cisco deve affrontare i venti contrari a breve termine dovuti alla carenza di componenti, ma il ciclo di aggiornamento del WiFi 6 e l’implementazione del core 5G a livello globale sono i motori della domanda a lungo termine.

Secondo le loro opinioni, infatti, le interruzioni della catena di approvvigionamento dovrebbero attenuarsi nell’anno fiscale 2023 e Cisco continuerà a beneficiare della crescita secolare del consumo di banda e delle soluzioni per i data center.

Cisco rappresenta quindi un’ottima opportunità per l’enorme mercato del cloud networking e il solido bilancio dell’azienda faciliterà le opportunità di acquisizione, con un obiettivo di prezzo di 60 dollari.

Comcast Corp. (CMCSA)

Comcast è un conglomerato dei media con un portafoglio diversificato di attività televisive via cavo e broadcast, tra cui NBCUniversal, il servizio di streaming Peacock e Universal Films.

Per gli investitori che vogliono acquistare aziende sottovalutate a causa del ribasso nel 2022, Comcast è un’ottima scelta.

Questa azienda ha infatti subito un colpo particolarmente duro lo scorso anno e le sue azioni sono scese del 29,4% su base annua, risultando il titolo con la peggiore performance di questo elenco.

Tuttavia, secondo alcuni analisti, le attività di Comcast nel settore televisivo, cinematografico e dei parchi a tema stanno beneficiando di una domanda inespressa e l’azienda dovrebbe sostenere rendimenti a una sola cifra sul capitale investito nei prossimi anni. Il suo obiettivo di prezzo è di 50 dollari.

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Azioni italiane sottovalutate: su cosa puntare per fare la grana?

Anche il Belpaese offre alcune azioni italiane sottovalutate.

Infatti, se vuoi sapere quali sono i titoli più sottovalutati del mercato italiano, questo paragrafo è ciò che fa per te.

In Italia abbiamo l’indice Ftse Mib che è il principale indice azionario della Borsa Italiana ed è costituito dalle 40 aziende a più alta capitalizzazione di mercato.

Questo indice, ha mostrato delle performance negative lo scorso anno, con un trend negativo dovuto a diversi fattori, tra cui la guerra russa, il conseguente aumento dei prezzi delle materie prime e l’inflazione.

Per questo motivo, in questo scenario si possono individuare azioni ftse mib sottovalutate e, in generale, azioni sottovalutate della borsa italiana.

Tra queste vale la pena citarne tre, vediamole insieme.

Nexi

Come saprai, Nexi è un’azienda italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale e fornisce servizi a banche, aziende e istituzioni pubbliche.

È stata fondata nel 1939 e dal 2019 è quotata alla Borsa di Milano.

Ma perché compare tra i titoli italiani sottovalutati?

Perché, nonostante abbia una capitalizzazione di oltre 10 miliardi di euro, ha un rapporto prezzo/utili di circa 117.

Questo, insieme ad altre informazioni derivanti dall’analisi tecnica e fondamentale del titolo, ci dicono che il mercato prevede un futuro favorevole, con un elevato livello di utili e quindi una crescita molto sostenuta.

Infatti, sebbene da inizio 2022 la società abbia perso circa il 45%, negli ultimi mesi è cominciata una crescita costante.

Leonardo

Tra i titoli azionari italiani sottovalutati, vanno inserite anche le azioni della Leonardo SPA, una società industriale e tecnologica con sede a Roma, precedentemente nota come Finmeccanica.

L’azienda offre un’ampia gamma di prodotti nei segmenti degli elicotteri, dell’elettronica per la difesa e dei sistemi di sicurezza, dell’aeronautica e dello spazio, sia nel mercato della difesa sia in quello civile.

Per i tuoi investimenti in azioni italiane sottoquotate, questa azienda è una scelta molto interessante perché, nonostante i rischi, può rivelarsi una buona opportunità.

È ben posizionata nel contesto geopolitico e la valutazione è molto conveniente rispetto agli ultimi 10 anni.

Infatti, tra i punti di forza del business ci sono i ricavi ben diversificati a livello geografico e l’aumento delle spese militari stabilite per i prossimi anni a seguito della guerra in Ucraina.

E parlando di numerini, i dati sono positivi con:

  • la riduzione dell’indebitamento da 3,1 miliardi di euro a 3,0 miliardi di euro;
  • l’aumento dei nuovi ordini da 15 a 16 miliardi di euro;
  • la revisione al rialzo da 470 a 500 milioni di euro.

Ma allora perché Leonardo è tra i titoli della borsa italiana sottovalutati?

Perché è un’azienda affidabile, pronta a crescere e con un ruolo centrale nell’attuale scenario in evoluzione.

Ma soprattutto, perché a fronte di un positivo futuro atteso, il titolo Leonardo ha perso terreno, diventando così molto appetibile.

Servizi Italia

La Servizi Italia S.p.A. è una società italiana che opera nei servizi integrati di sterilizzazione di tessili e strumenti chirurgici per strutture assistenziali e ospedaliere pubbliche e private.

Ad oggi, questo è tra i titoli sottovalutati a piazza affari poiché, mentre il debito è ben coperto dal flusso di cassa, gli utili sono diminuiti nell’ultimo anno e si prevede che cresceranno più rapidamente del mercato italiano.

Un basso indebitamento, un elevato rendimento del capitale proprio e buone performance passate sono fondamentali per un’azienda solida.

E Servizi Italia SPA sta vivendo un periodo di ridotta volatilità dopo un importante ribasso registrato durante il 2022, mantenendo una capitalizzazione di mercato di oltre 37 milione di euro.

Dopo questa scorpacciata di informazione sulle azioni sottovalutate, non ti resta che passare all’azione!

Con questo non voglio dire che devi acquistare subito i nomi dei titoli sottovalutati che ho indicato in questo articolo.

Perché?

Semplicemente perché ti ho indicato questi titoli solo per farti capire quello che devi considerare se vuoi tradare azioni sottovalutate.

Analisi fondamentale e analisi tecnica sono imprescindibili in questo caso.

Devi saper leggere il contesto macro economico che circonda l’azienda di tuo interesse e devi sapere leggere numeri e grafici.

Insomma… un sacco di roba!

Ma il nostro successo passa dalle nostre conoscenze!

Per questo motivo ti suggerisco caldamente di registrarti su AvaTrade in pochi secondi e di approfittare delle GUIDE GRATUITE che trovi sul loro sito.

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